venerdì 31 dicembre 2010

Cancro e autoguarigione

Eleonora Brigliadori “Ho sconfitto il cancro senza curarmi”
Autore: Alessandra Drago – tratto da http://www.stampalibera.com/?p=2698
  eleonora_brigliadoriE: Dieci anni fa mi dissero che sarei morta entro sei mesi. Avendo già perso mia madre e mia nonna di tumore, e avendole viste spegnersi tra atroci sofferenze dovute alla chemioterapia, mi convinsi che il percorso ospedaliero era solo un modo per morire nel peggiore dei modi. Quindi non ho fatto alcuna cura e neppure esami invasivi. In una situazione d’emergenza, come era quella che stavo vivendo, ritenevo assurdo dovermi far bucare, tagliare, aprire. Non ho fatto neppure la chemioterapia. Non solo perchè cosi si vanno a creare nuovi problemi fisici, ma vengono anche innescati meccanismi di paura. Dopo tre anni il carcinoma che avevo al fegato è scomparso, è andato via quando il virus dell’epatite l’ha metabolizzato…
I: Il virus dell’epatite?
Al livello del fegato è un “simbionte” che, terminato il conflitto, risolve il carcinoma al fegato.
I: Non capisco…
E: Questa spiegazione tecnica l’ho avuta tempo dopo, quando ho scoperto le teorie di Hamer sui tumori. Dopo la mia guarigione, infatti, ho iniziato un percorso di conoscenza su questo tema. Tra i sistemi per l’attivazione dell’autoguarigione dell’individuo che ho studiato, la “Nuova Medicina Germanica” mi è parsa la frontiera più avanzata. Il suo ispiratore è il dottor Ryke Geer Hamer, più conosciuto per la vicenda accaduta in Corsica, quando il figlio fu ucciso da un colpo di fucile per il quale venne accusato il principe Emanuele di Savoia. Proprio a seguito di questa triste vicenda, il medico sviluppò un tumore ai testicoli e la moglie uno al seno. Da li ebbe un’intuizione che lo portò a rivoluzionare i fondamenti stessi della medicina: Hamer capi che i meccanismi cancerogeni hanno una funzione biologica. Il suo stesso tumore era il tentativo estremo del corpo, anche a livello psicologico, di fornire lo strumento per fecondare e avere presto un altro figlio, mentre quello della moglie era il tentativo simbolico di innescare la produzione di latte. Quindi, quando una donna scopre di avere un tumore al seno, dovrebbe cercare di capire la connessione tra quel tipo di tumore e ciò che sta accadendo nella sua vita interiore.
I: Cosi, secondo lei, il corpo guarirebbe da solo dai tumori…
E: Si, quando una persona va a fare la diagnosi, il tumore si sta già riparando da solo. I medici, però interrompono il processo naturale di guarigione e provocano le metastasi, che non sono altro che ulteriori conflitti dovuti al loro stesso intervento.
I: Quindi lei non ha fatto nulla per curarsi?
E: Ho fatto tante cose, ma che avevano a che fare solo con le mie scelte alimentari, con il fatto di rimanere a casa mentre stavo male. C’è gente infatti, che ha un tumore e vive benissimo. Secondo Hamer, tutte le terapie naturali hanno la loro ragione d’essere, perciò basta digiunare o praticare l’omeopatia per risolvere un problema. che uno decida di guarire con i colori, con le “acque di luce” o con l’urinoterapia, va sempre bene. Purchè non si ostacolino i processi naturali, si può cercare una propria via. Il tumore parte sempre dal cervello, cioè da un’esigenza nascosta ed è “costruttivo”, quindi non bisogna averne paura.
I: In conclusione, questo che cosa significa?
E: Il concetto di cura, inteso secondo l’approccio tradizionale, non aiuta, perchè la persona pensa che la sua guarigione dipenda dalla “corsa agli armamenti”, cioè dalle pillole che gli vengono date. Occorre, invece, capire che si guarisce solo con l’integrazione dei sistemi biologici: i virus e i batteri, invece di essere combattuti, vanno compresi nella loro funzione positiva. Spesso, quando c’è un virus, l’organismo sta solo tentando di completare un processo “riparativo”, come nel caso dell’epatite come nel tumore al fegato. Il cancro non si origina da una cellula impazzita, ma è il segnale di una necessità di una persona. Questo mette in moto meccanismi che hanno uno scopo biologico. Se li si lascia completare il percorso, ricomporanno il conflitto. Il tumore infatti, guarisce da solo nel 90 % dei casi.
I: Il metodo Hamer viene praticato in Italia?
E: Io, da quando ho seguito un corso sulle leggi di Hamer riservato ai medici, non ho più amici che muoiono di cancro, perchè consiglio loro, senza fare il “dottore” (perchè non lo sono), come comportarsi. I medici di Nuova Medicina non curano più le persone chemioterapizzate perchè sono comunque destinate a morire, più o meno tardi, a causa della devastazione compiuta dalla medicina ospedaliera.
I: Tutto ciò è legale?
E: Il problema è all’interno dell’ospedale, dove, secondo me,ci si deve andare solo per la diagnostica. poi si decida in piena libertà. da quando conosco il rapporto tra anima e corpo, non prendo più farmaci. la mia salute è migliore oggi di quando avevo vent’anni, e credo di averlo dimostrato a “Notti sul ghiaccio”, dove ho dato “la paga” alle ragazzine.
Intervista tratta da “Viversani e belli” di marzo 2007.
Link: http://www.meetup.com/beppegrillo-24/messages/boards/thread/2921736?thread=2921736

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mercoledì 29 dicembre 2010

I pilastri della salute

Sole, aria, acqua e cibo: i pilastri della salute
A cura di Cristina Bassi - tratto da http://www.ecplanet.com/node/1790 - 20 ottobre 2010

Per poter adempiere alla propria missione, l'essere umano deve prima di tutto essere sano. Per poter vivere per il Tutto e funzionare come una cellula del Grande Organismo Universale, egli deve essere in buona salute. Peter Deunov insegnava ai suoi discepoli a mantenere il ritmo vitale dei loro organismi, usando le forze positive della natura.
Secondo il suo insegnamento, questi sono i fattori essenziali per la guarigione:

SOLE
Tra il Sole e l'organismo umano, c'è lo stesso collegamento che esiste tra Dio e l'anima umana. Senza questo collegamento, non è possibile lo sviluppo umano. Il SOLE è la fonte dell'energia vitale per l'intero Sistema Solare. I primi raggi del sole all'alba, sono i più potenti. Questo è anche il momento in cui l'organismo umano è più ricettivo verso l'energia del sole. Bisogna ricevere e processare ciò che il Sole dona. Gli esseri umani assorbono energia solare per il loro cervello, polmoni stomaco e corpo. C'è intelligenza in quella energia. Salutare il sorgere del sole significa coscientemente diventare uno con lui, perché la sua energia possa fluire nel nostro organismo. Tanto più assorbite energia solare, tanto più acquisite magnetismo e dolcezza. Salutando la luce con amore, ne traete benefici”.

ARIA
La salute dipende da una respirazione appropriata. Respirando correttamente eliminate i disturbi mentali e fisici e rinnovate gradualmente la vostra vita installandovi armonia. Per respirazione corretta intendo attingere energia vitale, il prana, contenuto nell'aria. In primavera quindi uscite dalla città per una camminata, lontano da polveri e fumi della città, e fate almeno 1 ora di esercizi di respirazione. Aprile, maggio e giugno sono i mesi più ricchi per l'energia di guarigione. Sono altamente benefici e si dovrebbero usare. È bene bere acqua calda che apre i pori, che si aprono anche quando sudate, eliminando le tossine dall'organismo. Portare acqua è un buon metodo per mantenere salute. Migliora la circolazione, sviluppa il sistema respiratorio e genera sudore. Quando la portate, assorbite anche un po' del suo magnetismo ed anche questo ha un effetto di guarigione”.

ACQUA
L'acqua è portatrice di vita, di prana. Chi sa come usare quel prana, può facilmente curarsi. L'acqua porta via l'eccesso di calore dall'organismo e ristabilisce il suo equilibrio. Per poter essere sani, dovete bere una certa quantità di acqua. Il suo significato per l'organismo umano è lo stesso che troviamo in natura. Ogni organismo deve consumare quotidianamente un certo quantitativo di acqua. Bevendola correttamente, diventate uno con le sue proprietà magnetiche. L'acqua pulisce l'organismo, porta la vita! Se volete essere sani, ricordate l'effetto benefico dell'acqua sull'organismo! Essa regola il sistema nervoso, pulisce l'organismo, dissolve i depositi dannosi ed è un buon conduttore di magnetismo”.

CIBO
L'igiene della vita dovrebbe cominciare con l'uso appropriato della luce immagazzinata nelle piante e nella frutta. Ogni organismo ha bisogno di una dieta specifica che è benefica sia per lo sviluppo fisico, mentale e spirituale dell'essere umano. Alle attuali condizioni di vita, si dovrebbe essere vegetariani. La carne introduce elementi negativi nell'organismo che sono troppo difficili da gestire. Essi producono un effetto negativo sia sul fisico che sulla mente. La vostra longevità dipende da una dieta corretta. Attraverso il cibo assorbite materiale che usate non solo per costruire il vostro corpo ma anche la vostra anima. La dieta determina anche la vostra salute. Dovreste scegliere il cibo più puro e la migliore qualità per ottenere un effetto positivo sul vostro sistema. Non raccomando la carne poiché contiene poca luce e calore. Frutta e verdura contengono più luce e calore. È meglio ricevere il cibo nella sua forma primaria. È consigliabile mangiare dopo l'alba al mattino e prima del tramonto la sera. Dovreste mangiare in un buon stato d'animo, senza essere disturbati. È importante come mangiate il cibo. Pasti veloci e senza cura sono dannosi per l'organismo. Dovete mangiare consapevolmente per poter beneficiare del cibo. La cosa più importante è il sentimento di gratitudine mentre mangiate. Il vostro futuro dipende dal cibo che mangiate: tanto più puro e sano sarà, tanto più luminoso il futuro che avrete davanti”. 
Da: The Master Peter Deunov, His Life and Teaching, Kibea publ. Sofia / Traduzione a cura di Cristina Bassi / Fonte: wwwpeterdeunov.blogspot.com

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domenica 26 dicembre 2010

Matrimonio e linea

Il matrimonio nuoce alla linea: più in forma single e divorziati
L’idea che il matrimonio possa avere tra i suoi effetti anche un certo "rilassamento" nella cura della propria forma fisica poteva sembrare fino ad oggi uno stereotipo abusato. Ora una ricerca svedese sembrerebbe invece darle un fondamento statistico, rivelando che i single e i divorziati sono molto più informa di chi vive stabilmente in coppia. Lo studio, pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, è stato condotto su quasi 9000 adulti (6900 maschi e 1971 femmine) dall’equipe di Francisco Ortega dell’istituto Karolinska di Stoccolma.

I risultati evidenziano l’impatto di grandi cambiamenti, come il matrimonio o il divorzio, sugli stili di vita e di conseguenza sul fisico e sullo stato di salute. Il campione è stato monitorato con test fisici, parametri di salute, e con questionari periodici sugli stili di vita nell’arco di tre anni, nel corso dei quali parte del campione si è sposato, o ha divorziato. E’ emerso che le donne che sono rimaste single durante tutto lo studio sono in forma fisica migliore rispetto alle loro coetanee maritate e che anzi le single nel corso dei tre anni hanno migliorato la propria forma fisica. Gli uomini, invece, se sposati tendono ad andare incontro al declino della propria forma fisica, mentre il divorzio è quasi un toccasana per la forma fisica; i maschi che si risposano nel corso dello studio vedono nuovamente declinare le proprie condizioni fisiche.
Fonte: sanitaincifre.it

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mercoledì 22 dicembre 2010

Pesce Spada a rischio!!

6 buoni motivi per non mangiare il pesce spada
Si avvicina la cena della Vigilia di Natale. Se siete onnivori e ancora indecisi su quale pesce servire ai vostri cari (e avevate in mente una cosina rapida che non richieda un grosso lavoro per essere preparata), oggi vi portiamo alcune ragioni per non scegliere il pesce spada.

1) La popolazione dello spada è quasi al collasso, si tratta di una vera e propria specie in via d’estinzione.
2) La pesca del pesce spada è spesso ancora eseguita nelle spadare o reti derivanti d’altura, sebbene illegali : la selezione del pescato è quasi inesistente, infatti nelle reti finiscono tartarughe marine e cetacei. Gli altri sistemi non sono più efficaci, il palamito derivante cattura pesci spada di piccole dimensioni e tartarughe mentre le reti derivanti costierespesso hanno misure diverse da quelle autorizzate e pescano dove non dovrebbero.
3) Il pesce spada, essendo un predatore, quindi in cima alla catena alimentare, è un bioaccumulatore, nei suoi tessuti cioè si accumulano le sostanze chimiche disperse nell'ambiente e che finiscono nella catena alimentare, come ad esempio il mercurio che, se presente nelle zone di pesca e ingerito in quantità, può creare nell’uomo malattie di tipo neurologico.
4) Il Ministero delle Politiche Agricole italiano ha operato un fermo biologico della pesca del pesce spada nei mesi di ottobre e novembre di quest’anno, per lasciare che la fauna si ripristinasse, il quale però aveva valenza, ovviamente, solo sui pescatori italiani, lasciando alle flotte degli altri paesi - che non hanno recepito la raccomandazione della Commissione Internazionale per la Pesca dei tonnidi (Iccat) – la possibilità di pescare e rivendere in Italia lo spada.
5) L’Italia, secondo Federcoopesca – Confcooperative, è il paese con la più alta percentuale di spada pescato nel Mediterraneo, con il 45 % del totale, aggravando così lo stato già precario delle risorse animali: cerchiamo di contribuire ad abbassare questa soglia!
6) Se le risorse nel Mediterraneo sono scarse, non ci si mette poi tanto ad importare – ad un prezzo concorrenziale – la specie dall’estero (in particolare dal golfo di Guinea, dal Golfo del Messico e dall’Oceania) avendo, oltre all’inquinamento per il trasporto, anche minori garanzie sulla qualità del prodotto che, sottoposto a surgelazione, perde per ossidazione i "grassi buoni" omega 3.
Per darvi indicazioni più precise su quali pesci, quindi, sia meglio consumare, vi segnaliamo qui di seguito le guide di due importanti associazioni che si battono per la salvaguardia del mare, dalla fauna ittica al preservazione delle coste e dei fondali.
Slow Food – Mangiamoli giusti
Greenpeace – Consumi ittici
WWF - Dossier sul pesce spada
Ilaria BrambillaFonte: greenme.it
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venerdì 17 dicembre 2010

Tappetini cancerogeni

Tappetini puzzle per bambini, nuovamente sotto accusa
Dopo il Belgio, anche la Francia prende provvedimenti sulla vendita dei tappetini puzzle gommosi per i bambini sospettati di essere tossici. La Francia, infatti, in via cautelativa, ne ha sospeso la vendita per tre mesi.
 
Il Segretario di Stato ai Consumi ha anche richiesto alla Direzione generale della Concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi (DGCCRF) di proseguire nella raccolta di campioni di questi tappetini affinché possano essere svolte le analisi per stabilire se e come possano contenere la sostanza sospettata di essere tossica e cancerogena, la formammide.E nel nostro Paese? Un anno fa untest di Altroconsumo ha constatato la presenza e l'emissione di sostanze tossiche: sette tappetini su nove emettono formammide, solvente potenzialmente cancerogeno, che sarà bandito dalla nuova direttiva sui giocattoli che entrerà a regime nel 2011.
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lunedì 13 dicembre 2010

Spinaci e nitrati

Efsa: dagli spinaci possibili rischi per i bambini
Bambini di età compresa fra uno e tre anni che mangiano grandi quantità di spinaci potrebbero essere esposti ad alti livelli di nitrato. Per l'Efsa l'elevato consumo "non può escludere" la possibilità del rischio della methaemoglobinaemia, una condizione che riduce l'apporto di ossigeno al corpo.

Dal consumo elevato di spinaci possono arrivare possibili rischi per la salute dei bambini più piccoli. È quanto emerge da una recente pronuncia dell'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha pubblicato un parere sui possibili rischi per i bambini derivanti dal nitrato presente nelle verdure a foglia.
Il nitrato è presenta naturalmente nei vegetali, afferma l'Efsa, e livelli particolarmente elevati si trovano nelle verdure a foglia quali lattuga e spinaci. Secondo il parere dell'Autorità, i livelli di nitrato nella lattuga non destano preoccupazione per la salute dei bambini; nonostante ciò, neonati e bimbi di età compresa fra uno e tre anni che mangiano grandi quantità di spinaci (più di 200 grammi) al giorno potrebbero essere esposti ad alti livelli di nitrato. In questo caso, per gli esperti dell'Efsa l'elevato consumo "non può escludere" la possibilità del rischio della methaemoglobinaemia, una condizione - chiamata anche "sindrome del bambino blu" - che riduce l'apporto di ossigeno al corpo.
Per questo, gli esperti raccomandano di non dare spinaci ai bambini che soffrono di infezioni batteriche gastrointestinali. Spinaci e lattuga, precisa l'Efsa, sono sottoposti a legislazione europea che prevede livelli massimi di nitrati nei cibi. Nello studio svolto, solo l'1% della lattuga e il 5% degli spinaci che sono stati analizzati presentavano livelli superiori a quelli stabiliti dalla legislazione.

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mercoledì 8 dicembre 2010

Fondi nuovi nati

MINORI. Fondo nuovi nati, riaperti termini per nascite nel 2009
Il Dipartimento per le politiche della famiglia, in collaborazione con l'ABI, ha deciso di riaprire i termini per presentare domanda di accesso al Fondo di credito per i nuovi nati.

 La riapertura riguarda i genitori che hanno avuto una nascita nel 2009 e non hanno potuto accedere al Fondo di credito per i nuovi nati a causa della scadenza dei termini prevista precedentemente al 30 settembre 2010.
E' possibile chiedere fino a 5000 euro rimborsabili in 5 anni ad un tasso particolarmente vantaggioso. La nuova scadenza è prevista al 31 dicembre 2010.

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venerdì 3 dicembre 2010

Attenzione ai contenitori per cibi in plastica

Plastica, rischio sterilità. Recipienti cibo sotto accusa
Dopo anni di battaglie delle associazioni impegnate nella tutela della salute dei consumatori, l’Unione europea ha finalmente annunciato la sua decisione di vietare, dalla primavera 2011, l’utilizzo del bisfenolo-A (Bpa) nei biberon in plastica. La decisione è stata annunciata dalla Commissione esecutiva dell’Ue che ha ricevuto l’approvazione della maggioranza dei governi europei. Ma il biberon non è il solo prodotto di uso quotidiano interessato dalla presenza del bisfenolo A, anche se tra tutti è quello destinato al settore più fragile e indifeso della popolazione: i bambini e i neonati.

 Il Bpa, composto di sintesi utilizzato nella produzione di plastiche tra cui il policarbonato, si trova infatti nelle resine che rivestono l’interno di lattine, imballaggi per la conservazione di prodotti alimentari, bevande e prodotti farmaceutici. Per tutti questi usi non è ancora previsto un bando della presenza del Bpa. Ragione per cui molte associazioni, come il Wwf, giudicano ancora insufficienti le misure adottate dall’Europa. "Il Bpa è oggi un contaminate ubiquitario, rilevato nell’ambiente, nella fauna selvatica e nelle persone – denuncia il Wwf – si concentra particolarmente nel latte materno e nella placenta". E "sempre più studi- prosegue l’associazione- dimostrano come il Bpa sia un interferente endocrino con possibili ripercussioni sullo sviluppo cerebrale, sul sistema immunitario e riproduttivo, e sulla predisposizione ai tumori".
La battaglia è stata lunga e la decisione è arrivata scavalcando molte resistenze. Ancora il primo ottobre scorso l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, sosteneva che i limiti di assunzione di bisfenolo A (Bpa) non hanno bisogno di essere modificati. Una posizione che contrasta col bando ai biberon al Bpa in molti paesi del mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, fino a paesi europei come Danimarca e Francia. A rafforzare i dubbi sul bisfenolo A contribuiscono recenti ricerche, come quella condotta dall’università del Michigan e pubblicata sulla rivista "Environmental Health Perspectives", secondo la quale l’esposizione a livelli maggiori di bisfenolo A (bpa) tra gli adulti influisce negativamente sul sistema immunitario.
Un’altra ricerca Usa, pubblicata sulla rivista "Fertility and Sterility" associa addirittura l’esposizione al bisfenolo A (Bpa) alla sterilità maschile. Il bisfenolo peggiorerebbe la qualità e la motilità dello sperma maschile. Lo studio, condotto dall’azienda di ricerche Kaiser Permanente di Oakland, in California, ha analizzato per 5 anni lo sperma e le urine di 218 lavoratori di una fabbrica cinese in cui si lavora con prodotti contenenti bisfenolo A. Dei volontari, solo 130 lavoravano a diretto contatto con il Bpa e 88 no: l’esposizione alla sostanza chimica di quest’ultimo gruppo è – secondo gli autori della ricerca – paragonabile a quella di un qualsiasi americano o cittadino di un paese occidentale.
I dati emersi dalle analisi hanno evidenziato che i volontari con tasso più alto di Bpa nelle urine avevano probabilità 3 volte più alte del normale di avere una bassa concentrazione di spermatozoi e 4 volte più elevate della media di un conto globale di spermatozoi basso. I rischi di bassa motilità degli spermatozoi, inoltre, sono risultati doppi rispetto a chi non aveva una concentrazione di Bpa individuabile nelle urine. Il rapporto sottolinea come l’individuazione di sperma e spermatozoi meno efficienti è risultata simile sia tra i lavoratori fortemente esposti al bisfenolo A che tra quelli no: il fattore determinante è la concentrazione nelle urine.
Fonte: www.sanitaincifre.it

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