Come il Dott. GERSON guariva il CANCRO
Non è molto lontano nel tempo il ricordo del dottore di famiglia che dopo avere diligentemente auscultato il corpo del paziente se ne andava prescrivendo un clistere, dell'olio di ricino e qualche semplice norma dietetica. Nient'altro. Di questo passo, però, che ne sarebbe stato della florida industria farmaceutica? Eppure, anche nel colosso millenario della sapienza vedica i clisteri, di vario tipo, sono una vera e propria benedizione fisiologica
Quei benedetti clisteri al caffé!!!
Disintossicazione: perché i clisteri al caffè?
Adesso che la moderna ricerca ha confermato gran parte delle scoperte del dottor Gerson sui benefici terapeutici e preventivi di ortaggi e frutti, nessuno può più negare il legame tra alimentazione e cancro. Rimangono da sfatare solo i pregiudizi contro un altro elemento fondamentale della sua terapia: la disintossicazione dell'organismo malato attraverso i clisteri al caffè.Ancora oggi l'aspetto più controverso, ridicolizzato, meno capito e più rivoluzionario della complessa terapia alimentare del Dottor Max Gerson rimane proprio questo trattamento. Soprattutto nelle società anglosassoni con la loro componente fortemente puritana, il metodo è regolarmente condannato, ma anche in Italia l'ignoranza o la malafede hanno recentemente portato gli oncologi ortodossi ad una posizione di scherno a proposito di un trattamento efficace e completamente non nocivo (v. l'intervento di Giuliano Dego, “Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'” www.scienzaeconoscenza.it 23 marzo 2005).Stranamente, data la presenza della voce “Coffee enemas” come procedura medica nel Manuale Merck (bibbia americana delle procedure standard della medicina) a partire del 1898 e fino al 1977, quando è stata tolta secondo il curatore “per ragioni di spazio”. In Iran i clisteri al tè sono usati da mille anni per abbassare la febbre.Il Dottor Gerson ha riscontrato un successo straordinario nell'ideazione di questo metodo. Nei pazienti con tumori soprattutto in uno stato avanzato come quelli che normalmente si rivolgono ad una terapia non convenzionale, l'intero apparato digerente, secondo Gerson, è avvelenato.“Disintossicare” disse, “è una parola facile, ma è estremamente difficile farlo. Quando i pazienti sono terminali riescono a malapena a mangiare. Non producono succhi gastrici, il fegato non funziona, il pancreas non funziona, niente è attivo. Da dove iniziare? (e continuo citando da una conferenza del dottor Max Gerson a Escondido, California nel 1956). …Il primo passo importante è la disintossicazione. Prima davamo diversi tipi di clisteri. Nella mia esperienza il più efficace è quello al caffè.”Benché Gerson abbia utilizzato il clistere alla caffeina principalmente per l'eliminazione di scorie tossiche provenienti soprattutto dal tumore in necrosi, sappiamo ora che questi clisteri aiutavano nell'assorbimento della vitamina A, che richiede l'azione dei sali biliari (Simone 1983). Così i clisteri ridicolizzati dai nemici di Gerson infatti permisero ai suoi pazienti di utilizzare le enormi quantità di vitamina A fornite dal grande numero di succhi di carote e verdure presenti nella sua terapia (che Seifter stimò in circa 100.000 unità internazionali). La vitamina A, si sa, gioca un ruolo vitale nella funzione immunitaria.Nel 1984 il chirurgo oncologo austriaco Dr. Peter Lechner insieme ai suoi colleghi, che stavano indagando sul metodo Gerson, trovò che il clistere al caffè ha uno scopo specifico: abbassare il livello delle tossine nel siero. La sua relazione afferma: “I clisteri al caffè hanno un effetto sul colon osservabile attraverso l'endoscopio.” Nel 1981 Wattenberg e i suoi sperimentatori dimostrarono che l'acido palmitico nel caffè aumenta l'attività dell'enzima glutatione S-trasferase (GST) e altri coibenti molto al di sopra del normale. E' questo gruppo di enzimi che è principalmente responsabile per la coniugazione di radicali liberi, che la cistifellea poi rilascia.Nel 1990 lo stesso Peter Lechner pubblicò i risultati positivi di una sperimentazione clinica con la terapia Gerson. In questo documento parlò anche dei benefici dell'aumento di GST nell'intestino:
1) La GST lega la bilirubina e i suoi glucurònidi di modo che possano essere eliminati dalle cellule del fegato. (L'acido glucuronico è un derivato dal glucosio, presente nell'urina umana e capace di esplicare un'azione disintossicante.)
2) La GST blocca e disintossica i carcinogeni la cui attivazione richiede ossidazione o riduzione. La sua funzione catalitica produce un effetto protettivo contro molti carcinogeni chimici.
3) La GST forma un legame co-valente con praticamente tutti i radicali liberi. Questa è una precondizione della loro eliminazione dal corpo.
I benefici fisiologici
1) Diluisce il sangue portale e, di conseguenza, la bile.
2) Teofillina e teobromina, costituenti importanti del caffè, dilatano i vasi sanguigni e contrastano l'infiammazione dell'intestino.
3) I palmitati nel caffè aumentano glutatione S-trasferase, responsabile per l'eliminazione di molti radicali liberi dal siero.
4) Il liquido stesso del clistere stimola il sistema nervoso viscerale, aumenta la peristalsi e il transito di bile - tossica ma diluita - dal duodeno fino all'uscita del retto.
5) Siccome il clistere stimolante deve essere trattenuto fino a quindici minuti, e siccome tutto il sangue passa attraverso il fegato quasi ogni 3 minuti, il clistere al caffè rappresenta una forma di dialisi del sangue attraverso la parete dell'intestino.A parte rarissime eccezioni, i pazienti si rivolgevano a Gerson in condizioni disperate dopo che tutti i metodi ortodossi erano falliti ed essi erano stati giudicati inguaribili. In quasi tutti i casi i dolori sono stati alleviati rapidamente o sono scomparsi, senza somministrazione di analgesici. Un medico ha osservato che anche se questo fosse stato l'unico beneficio, la terapia Gerson sarebbe dovuta diventare obbligatoria in tutti gli ospedali.
Testimonianze
Lettera del Dottor Béla Horváth, oncologo dermatologo, Budapest
A proposito dell'importante articolo di Giuliano Dego sui commenti negativi di Umberto Veronesi fino al discorso del Principe Carlo (“Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'” pubblicato sul sito internet di Scienza e conoscenza 23 marzo 2005) vorrei aggiungere che i commenti dell'oncologo italiano fanno parte dell'interminabile guerra di posizione tra la medicina convenzionale e quella alternativa.I soli a soffrirne sono i pazienti. Per risolvere questa situazione l'unica via è la medicina complementare o, nelle parole del Principe, della “sanità integrata”. Solo così, in effetti, i pazienti ricevono la giusta e complessa serie di trattamenti di cui hanno bisogno. Oggigiorno negli ospedali convenzionali, con la loro produzione in serie, un tale approccio è impossibile: per questa ragione e a causa del vero bisogno dei pazienti di trattamenti complessi - curare la persona nella sua integralità - la medicina naturale continua ad attrarre adepti.La gamma di cure naturali è vasta e una caratteristica di tutte è l'impossibilità di sperimentarle con controlli a placebo, o con gli studi randomizzati della medicina convenzionale. Questo vuol dire che sono inutili o soltanto che il nostro approccio è troppo semplificato e inadeguato?La Terapia Gerson è uno di questi metodi. L'essenza di questa terapia metabolica è il consumo di grandi quantità di cibi biologici preparati secondo istruzioni, e ridotti in succhi freschi; clisteri e integratori che agiscono sul metabolismo. Questa terapia lunga e intensiva, richiede la partecipazione attiva del paziente fino alla guarigione e contrasta notevolmente l'immagine di pazienti che fumano, con la flebo appesa ad un supporto, mentre girano nei corridoi degli ospedali. La Terapia Gerson promuove la rigenerazione e la riattivazione di meccanismi naturali di guarigione.Nel nostro mondo urbanizzato e avvelenato questa terapia dovrebbe essere parte normale e standardizzata del trattamento di tutte le malattie degenerative col sostegno di medici o oncologi ben versati nei metodi convenzionali e complementari. Questi professionisti darebbero consigli corretti ai pazienti su quando utilizzare farmaci, in caso di emergenza, e quando invece la Terapia Gerson.Sfortunatament e, medici impreparati in questo senso spingono i loro pazienti nelle braccia di terapisti non esperti. I medici convenzionali dovrebbero includere terapie naturali come quella di Gerson.Invece di questa guerra in corso, ritengo che il mondo abbia bisogno di medici e oncologi ispirati dalle leggi di Ippocrate piuttosto che farsi imbrigliare dalla macchina del profitto, e abilitati in entrambi i rami della medicina - inclusa la Terapia Gerson - così che li possano usare a seconda delle situazioni. Inoltre c'è un grande bisogno di prove mediche o come dice il Principe Carlo: di ricerca.Faccio parte di un gruppo di sei medici e oncologi ungheresi che hanno fatto il primo passo in questa direzione formando l'Associazione Gerson di medici ungheresi. Il nostro impegno è quello di unificare la pratica della Terapia Gerson, la documentazione dei risultati e la raccolta di prove mediche.Nel 2004 ho passato una settimana all'ospedale Gerson nel Messico. Ho studiato cartelle cliniche, e gli effetti della terapia sui pazienti e sono stato assolutamente sbalordito davanti ai miglioramenti soggettivi e oggettivi (aumento di peso, eliminazione di dolore e edema, ecc). Ho visto questo in pazienti con tumori in stadi molto avanzati e in molte altre patologie non maligne. Siamo decisi ad usare questa terapia in Ungheria e stiamo cercando di aprire un Centro dove si utilizzerà la Terapia Gerson e altre metodologie non invasive eppure molto efficaci.
Due osservazioni finali:
2) In risposta al Prof. Veronesi che dichiara che gli antibiotici hanno risolto il problema della tubercolosi, nonostante diversi antibiotici disponibili la t.b.c. è ancora un grave problema.
Max Gerson
“Non esiste cancro in un metabolismo sano”, affermava il dottor Max Gerson (1881-1959), pioniere dell'alimentazione terapeutica nel trattamento di tumori e altre malattie degenerative, paladino dell'agricoltura biologica e definito da un suo paziente curato, il Nobel Dottor Albert Schweitzer,“uno dei massimi geni della storia della medicina”. Il Dottor Gerson è morto nel 1959, ma le sue idee - sulla prevenzione se non ancora sulla cura dei tumori - sono ora di dominio pubblico, senza però che il suo nome vi sia collegato.
Il primo Centro per Cure Naturali che in Europa porti il nome Gerson
Ha aperto le porte nel novembre 2008. La clinica è situata nelle montagne a soli 30 km da Budapest in una zona boscosa con aria pulita, tranquillità e un panorama stupendo. Ci sono 10 camere spaziose, ognuna col bagno privato. La cucina è equipaggiata per la preparazione di succhi e alimentazione per la Terapia Gerson.Lo staff medico, proveniente da studi e ospedali convenzionali, conosce bene la pratica della medicina naturale. Uno di loro, che visiterà la clinica due volte alla settimana, gestisce anche un servizio d'ambulanza.Uno dei fondatori del Centro è la scrittrice e psico-terapeuta Beata Bishop, guarita 27 anni fa di melanoma metastatizzato, e co-autrice con Charlotte Gerson dell'ultimo libro sulla terapia: Healing the Gerson Way (>>>Guarire con Il Metodo Gerson, uscito in Italia a cura della Macro Edizioni nel 2009 nonché di A Time to Heal, la storia della sua malattia e guarigione con la Terapia Gerson.Fonte: www.disinformazione.it
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