lunedì 31 gennaio 2011

Pulire in maniera naturale

Bicarbonato tuttofare
Con un cucchiaio di bicarbonato e un po’ d’aceto si possono sostituire gran parte dei detergenti industriali usati nelle nostre case, a beneficio dell’ambiente e delle nostre tasche. Un articolo che ne dimostra la versatilità e da oggi anche un libro, Pulire al Naturale, per avere sempre con se la risposta naturale in ambito di pulizie, della casa e della persona.

Fin dall’antichità l’uomo ha sfruttato le qualità del bicarbonato e del suo cugino stretto, il carbonato di sodio. Questi preziosi prodotti naturali venivano ricavati dalle ceneri delle piante e già nell’antico Egitto venivano usati per tingere e pulire i tessuti, fabbricare il vetro e produrre sapone. Ancora oggi il bicarbonato di sodio rappresenta un ingrediente essenziale per la pulizia della casa e per l’igiene personale e può essere utile per bypassare tutta una serie di prodotti dell’industria chimica i cui singoli componenti spesso non sono sicuri né per l’ambiente, né per la salute, né tanto meno per il portafoglio!
Detergente per pentoleRiempite la pentola di acqua, aggiungete 2 cucchiai (50 g) di bicarbonato e fate bollire per 5 minuti. L’azione delicatamente abrasiva e le proprietà ammorbidenti del bicarbonato ne fanno un ottimo alleato in cucina. Per rimuovere senza sforzo le incrostazioni, ricoprite direttamente i residui di cibo con il bicarbonato, aggiungete dell’acqua calda e lasciate agire il prodotto per almeno 15 minuti. Sciacquate, quindi lavate come di consueto. Per le incrostazioni più ostinate, sfregatele con una spugnetta cosparsa di bicarbonato e acqua. Sciacquate e lavate, oppure riempite la pentola con acqua e 2 cucchiai 50 g) di bicarbonato, portando la soluzione ad ebollizione per 5 minuti. Lasciate raffreddare e staccate i residui aiutandovi con una spugna, lavate.
Detergente per piatti e stoviglie1 parte d’acqua ogni 3 di bicarbonato Aggiunto al detersivo per piatti, il bicarbonato ne aumenta l’efficacia e svolge un’azione di rimozione degli odori. Aggiungete l’equivalente di 2 cucchiai (50 g) di bicarbonato all’acqua del lavaggio, oppure utilizzatelo sotto forma di impasto acquoso (1 parte d’acqua ogni 3 di prodotto) da sfregare con una spugna su stoviglie, piatti e taglieri. Sciacquate e lavate come di consueto. Riempite di acqua tiepida e 50 g di bicarbonato le brocche in vetro o cristallo macchiate dai residui di vino rosso. Dopo qualche ora risciacquatele: saranno come nuove! Cospargete i guanti di gomma sia dentro che fuori di bicarbonato per tenerli asciutti e profumati.
Superfici lavabili2 cucchiai di bicarbonato per ogni litro d’acqua
Per rimuovere i residui di cibo e unto schizzati sulla superficie del piano cottura o neutralizzare l’odore di aglio e cipolla, è sufficiente spargere il bicarbonato direttamente su una spugna umida. Strofinate e quindi sciacquate con acqua. Per la pulizia del forno, degli sportelli del grill e delle superfici esterne degli elettrodomestici, provate una soluzione di acqua e bicarbonato (2 cucchiai ogni litro d’acqua) da passare con una spugnetta sulle superfici interessate (il forno si pulisce meglio se ancora tiepido). Per neutralizzare gli odori residui dal forno, collocatevi all’interno una scatola aperta o bucherellata di bicarbonato fra la pulizia eseguita e il momento dell’utilizzo. Per la pulizia dei taglieri di legno cospargeteli di bicarbonato, spruzzate con aceto di mele, risciacquate con acqua tiepida. Per pulire le teiere e le caffettiere, sobbollite per pochi minuti una soluzione preparata con un bicchiere di aceto di mele e 2 cucchiai di bicarbonato. Preparate un piccolo contenitore di plastica, magari riutilizzando qualcosa che avete già in casa, con dentro del bicarbonato e ponetelo nel frigo: questo farà da mangia odori; va cambiato ogni 3 mesi (scriveteci sopra come promemoria la data di preparazione). Cospargete il fondo del cassetto della frutta del frigo con bicarbonato con sopra della carta assorbente: ciò eviterà i cattivi odori e manterrà freschi gli ortaggi, ricordatevi però di cambiarla molto spesso.
Anche il fondo della pattumiera può essere cosparso di bicarbonato e sale grosso, da cambiare spesso. Il bicarbonato è ottimo anche come estintore di piccoli incendi, tenete sempre una scatola a portata di mano per ogni emergenza.
Detergente per bucato molto sporco300 ml di acqua, 200 g di bicarbonato di sodio, 200 ml di acetoBicarbonato e aceto reagiscono insieme producendo abbondante schiuma, quindi è consigliabile aggiungere l’aceto un po’ alla volta al bicarbonato, quindi l’acqua mescolando pian piano. Dopo un po’ parte del bicarbonato si depositerà nel fondo, quindi prima dell’uso è bene scuotere il contenitore. La soluzione è indicata per potenziare l’acqua d’ammollo per il bucato molto sporco, come anticalcare per la pulizia delle superfici di bagno e cucina (compresi i fornelli) e dei pavimenti in generale. Ottimo anche per il water e le finestre.
Anticalcare 1 l d’acqua, 3 cucchiai di acido citrico, 3 cucchiai di bicarbonato di sodio
Mescolate prima l’acido citrico e l’acqua, quindi aggiungete il bicarbonato. Dopo che si è formata la schiuma e il liquido ha smesso di spumeggiare, versate il tutto in un contenitore. È molto utile per igienizzare e pulire le superfici della cucina. Oltre a eliminare le macchie di calcare, è ottimo come smacchiatore d’emergenza e per togliere le incrostazioni dai fornelli.
Per la biancheriaAggiungete un bicchiere di bicarbonato di sodio nella lavatrice, insieme al detersivo abitualmente usato, per un migliore effetto pulente. Vedrete che otterrete indumenti più bianchi e colori più brillanti. Il bicarbonato di sodio è una sostanza ideale nel lavaggio dei capi delicati, in quanto stabilizza il pH del bagno di lavaggio (in chimica si definisce una «sostanza tampone») su valori debolmente alcalini. Con una sola avvertenza però: non va mai usato con lana e seta, in quanto queste sono molto sensibili agli alcali e vanno lavate con detersivi appositi.
Per rendere il bagno caldo davvero specialeUna volta riempita la vasca, versate nell’acqua due cucchiai di bicarbonato, il quale non solo addolcisce l’acqua che, se ricca di calcio, potrebbe seccare la pelle, ma svolge una delicata azione saponificante che consente l’asportazione delle impurità. Per potenziare l’effetto aggiungete: una manciata di foglie di salvia per un bagno rinfrescante (ottimo in estate); oli essenziali di ippocastano e pompelmo per una pelle levigata e tonica; biancospino e camomilla per un bagno rilassante.
Lavaggio di vapore1 cucchiaio di bicarbonato e 1 manciata di capolini di camomillaGrazie al vapore, che stimola la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti, il lavaggio di vapore favorisce l’eliminazione delle impurità e facilita la penetrazione e l’assorbimento dei principi contenuti nelle creme e nelle maschere di bellezza. Versate dell’acqua calda in una bacinella e aggiungete un cucchiaio di bicarbonato e un po’ di camomilla (ha effetto calmante). Coprite la testa con un asciugamano e fate agire il vapore per circa 10 minuti.
Pulizia dei dentiSoluzione dentifricia: 3 cucchiai di bicarbonato, 1/3 di cucchiaino di sale fino integrale, 1 cucchiaio di glicerina, 1 cucchiaino di acqua ossigenata, 20 gocce di olio essenziale (cannella, salvia, menta, tea tree, anice ecc.)Mescolate bene i vari ingredienti e conservare in un contenitore che si possa chiudere agevolmente. Scegliete voi l’olio essenziale o una miscela che più vi piace. Ricordatevi che alcuni di essi come la menta, sono sconsigliati se assumete rimedi omeopatici o se siete particolarmente sensibili alla sua azione eccitante. Per i bambini è consigliabile la camomilla; mentre il tea tree oil è indicato per potenziare l’effetto antisettico della soluzione o nel caso di affezioni del cavo respiratorio. Per rendere le setole degli spazzolini pulite, immergertele per tutta la notte nel bicarbonato di sodio e acqua calda.


RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

sabato 29 gennaio 2011

L'amore

L'amore secondo Gibran:

"Amatevi, ma non tramutate l'amore in un legame. Lasciate piuttosto che sia un mare in movimento tra le sponde opposte delle vostre anime. Colmate a vicenda le vostre coppe, ma non bevete da una sola coppa. Scambiatevi il pane, ma non mangiate un solo pane. Cantate e danzate insieme e insieme siate felici, ma permettete a ciascuno di voi d'essere solo."

Pura essenza di un grande maestro di vita.



RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

giovedì 20 gennaio 2011

W i papà!!!

Sei forte papa! Quando...
Quando mi pungi con la barba e i discorsi da uomo, ma poi mi asciughi le lacrime a colpi di baci, sei forte papà! Quando giochiamo alla lotta, ma un attimo dopo andiamo a preparare la cena, sei forte papà! Quando abbracci la mamma che rientra dal lavoro e le dici che è bellissima, anche se sembra una appena investita da un camion, sei forte papà!

Quando mi leggi le favole e fai la vocina di Biancaneve, quando mi spieghi perché il cielo è blu pure se è la milionesima volta che te lo chiedo, quando ti alzi la notte, ubriaco di sonno, e cacci via i mostri a ciabattate, sei forte papà!

Quando dici orgogliosamente: "Questo è mio figlio!" e non " ’sto gnomo me l’ha prestato qualcuno…" anche se sono vestito di viola, sei forte papà!

Quando la sorellina ti mette il rossetto, esci e scordi di toglierlo, quando apri la ventiquattrore e davanti ai colleghi tiri fuori un fascicolo e un pupazzetto di Hello Kitty, ma non te ne vergogni, quando dimentichi di essere un maschio, ma ti ricordi solo di essere una bella persona, sei forte papà!

Quando al mattino rincorri per la casa quella nana che dorme in camera mia e ci metti un’ora per farle le treccine tutte storte, sei forte papà!

Quando andiamo al supermercato e facciamo le corse con i carrelli, quando vai di fretta ma alla cassa fai sempre passare avanti le vecchiette, quando ti dimentichi di comprare il latte e dobbiamo rimetterci in coda, sei forte papà!

Quando mi porti dal pediatra e chiacchieri con gli altri padri di cacche mollicce e bronchiti, e non della Nazionale, sei forte papà!

Quando mi dici che essere uomo non è un privilegio, ma un semplice dato di fatto, quando ti commuovi davanti a un tramonto, quando culli la nana che non vuole dormire mentre ti radi la faccia, sei forte papà!

Quando qualche cretino ti prende in giro perché lavi i piatti, quando la gente si stupisce se a nuoto mi ci porti sempre tu, quando qualcuno ti chiede spiegazioni e tu rimani zitto, perché non c’è proprio nulla da spiegare, sei forte papà!

Sì, sei forte papà,perché mi insegni che la vita non è fatta di ruoli, ma di persone, che si può essere uomini anche senza essere guerrieri, che la tenerezza è spruzzata anche d’azzurro, e non solo di rosa, che l’amore è circoscritto in un arcobaleno compreso fra una mamma e un papà, e che nel mezzo, a godere di tutti quei colori, ci sono i bambini.
bambinialpotere.blogspot.com

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

martedì 18 gennaio 2011

Radiazioni e cellulari

Ora è ufficiale: la radiazione del tuo cellulare potrebbe ucciderti
Di Priya Adhyaru Majithia  Agency  DNA  2 gennaio 2011
Traduzione di Stefano Pravato per www.disinformazione.it
Link alla pagina originale

Dopo molti anni di dibattito sui rischi per la salute derivanti dai telefoni cellulari, un recente rapporto finalmente fornisce delle risposte. Il rapporto completo è stato presentato di recente al Dipartimento di Telecomunicazioni dal Prof Girish Kumar del dipartimento IIT di Bombay di ingegneria elettrica. Kumar, che ha svolto approfondite ricerche sulle radiazioni del telefono cellulare e i suoi effetti, mette in guardia contro l'uso eccessivo dei telefoni cellulari perchè espone gli utenti ad un aumento del rischio di cancro, tumore al cervello e di molti altri rischi per la salute. Per i bambini la cosa è ancor più accentuata.
I principali rischi per la salute derivanti dalle radiazioni dei telefoni cellulari e dai ripetitori sono i seguenti:
- Un aumento del 400% del rischio di cancro al cervello tra gli adolescenti che usano per i telefoni cellulari. I bambini sono più vulnerabili alle radiazioni dei cellulari. Più piccolo è il bambino, tanto più profonda è la penetrazione della radiazione elettromagnetica perché il cranio dei bambini è più sottile.

- Un eccessivo uso dei telefoni cellulari può provocare il cancro a chiunque. L'uso dei cellulari per più di 30 minuti al giorno per 10 anni aumenta il rischio di cancro al cervello e neuroma acustico.
   
- La radiazione dei cellulari provoca danni irreversibili alla fertilità maschile. Gli studi hanno scoperto un conteggio inferiore del 30% nel liquido seminale degli utenti che fanno uso intensivo di telefoni cellulari.
 
- Le frequenze utilizzate dai cellulari possono causare danni al DNA delle cellule del corpo. La radiazione provoca la formazione di 'formazioni di radicali liberi' all'interno delle cellule; tali radicali sono notoriamente cancerogeni.
 
- Le frequenze dei cellulari interferiscono con il corretto funzionamento di altri dispositivi salvavita, inclusi gli impianti di pace-maker, e possono, quindi, provocare la morte improvvisa.
 
- L’esposizione ai cellulari può scatenare la risposta allo stress nelle cellule umane e animali e provocare la produzione di proteine da stress. Questa è una prova sufficiente del fatto che l'organismo riconosce la radiazione dei telefoni cellulari come potenzialmente nociva.
 
- I campi elettromagnetici generati dai telefoni cellulari e dalle cellule dei ripetitori debilita il sistema immunitario e stimola risposte allergiche \ infiammatorie, comprese eruzioni cutanee, piaghe, sensazione di oppressione e lesioni.
 
- Le persone che utilizzano i telefoni cellulari per più di 30 minuti al giorno per più di quattro anni sono a rischio più elevato di perdita dell'udito. La radiazione dei telefonini può causare tinnito e danneggiare le cellule ciliate presenti nell'orecchio interno. Una volta danneggiate, queste cellule non possono più rigenerarsi.
 
- L’uso frequente dei telefoni cellulari può danneggiare il sistema visivo in molti modi. Le frequenze dei cellulari (900, 1800 MHz e 2450 MHz), danneggiano le cellule epiteliali e aumentano la temperatura all'interno dell'occhio.
 
- Le emissioni dei cellulari indeboliscono le ossa e possono causare un deficit dei livelli di melatonina, un antiossidante potenziatore del sistema immunitario.
 
- Un aumento del rischio di tumore delle ghiandole salivari è legato all'uso dei telefoni cellulari.
 
- L’esposizione ai campi elettromagnetici può causare disturbi del sonno e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
 
- A causa del rumore elettromagnetico di fondo, le api e gli uccelli diventano disorientati e non possono tornare negli alveari e nei nidi. Ci sono effetti nocivi per animali, piante e l’ambiente

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

domenica 16 gennaio 2011

La natura e lo spirito della vita

Considerazioni Scientifico–spirituali sulla moria degli uccelli
Relazioni tra uomo – Natura – uccelli
Paolo Pistis – 12 gennaio 2011

Si apprende dai mass media che sono avvenute morie in massa di uccelli...
questo fenomeno spacca in due le persone catastrofiste da quelle fataliste... queste considerazioni che seguono non servono per aumentare il numero delle persone a favore dell'Apocalisse e di quelle menefreghiste, ma le considerazioni, brevi e sintetiche, che seguono hanno lo scopo di favorire l'aumentare della consapevolezza e migliorare l'agire degli uomini.
Che nella “storia” ci siano state morie di uccelli di massa è pur sempre vero; basti pensare ai primi giorni di apertura della caccia, o la macellazione di polli, di fagiani, di quaglie ecc. di allevamento, oppure le morie di massa cosiddette “naturali” per opera di virus batteri, avvelenamenti di granaglie o quant'altro, ci sono e ci sono state, anche se non frequenti; spesso poi si parla di “morte per cause naturali” per scagionare l'operato dell'uomo, ma non è questo il punto.
Qui non si vuole processare o trovare a tutti costi un colpevole. Ma capire l'importanza degli uccelli non solo da un punto di vista ecologico ma anche da un punto di vista scientifico-spirituale o soprasensibile.
A cosa servono gli uccelli nell'economia della Natura? Qual è il ruolo soprasensibile degli uccelli? Che funzione hanno gli uccelli negli ecosistemi e che relazioni hanno con gli esseri umani?
L'ecologia moderna annovera molte funzioni utili nella catena alimentare degli uccelli...ogni specie è preposta ad una azione specifica che nella biodiversità costituisce un equilibrio della fertilità e del benessere del territorio. Su questi aspetti è l'evidenza della loro straordinaria utilità, e ne consegue che la loro mancanza crea un vuoto biologico incolmabile.
Ma quell'uccellino che ci “mangia” le sementi nell'orto, quel merlo che ci “frega” i lombrichi nel giardino, quel piccione che ci “scagazza” sul davanzale a cosa serve ? Che ci sta affare nella natura?
Le cose sono più serie di quanto si possa pensare.
La qualità della vita in relazione al territorio
Gli uccelli sono degli esseri che immagazzinano calore, questo calore è accumulato nel sangue e nelle loro ossa cave, uno dei loro compiti nascosti degli uccelli è di distribuire il calore nell'aria, a più livelli, secondo una particolare saggezza, saggezza purtroppo nascosta all'occhio indurito dell'essere umano. Certo si potrebbe pensare che il calore si distribuisce da sé anche senza gli uccelli, infatti dove non vi sono uccelli è più alto il numero degli insetti che a loro volta svolgono anche il compito di distribuire forze di luce, e dove non vi sono nemmeno gli insetti c'è il deserto o il gelo. In realtà ogni uccello ha il compito di “spalmare il calore” a più livelli. Qualcuno potrebbe pensare che il calore qui inteso sia la temperatura fisica, non si tratta di questo ma della qualità intrinseca del calore vivente della Natura. Infatti la terra, come pianeta vivo, ha un suo calore vivente che costantemente lo distribuisce saggiamente nelle diverse aree del pianeta, anche attraverso gli uccelli migratori.
La mancanza degli uccelli se protratta o provocata bruscamente potrebbe creare dapprima un aumento degli insetti (quali?) con danni incommensurabili per l'agricoltura, poi successivamente nel territorio la formazione di aree desertiche, aride, dove pioverà pochissimo o al contrario gelide, senza possibilità di determinazione anticipata. É bene giocare in anticipo e interviene adeguatamente a ricreare un ecosistema di siepi ed alberature che creino rifugio e habitat per le diverse specie di uccelli. Solo attraverso la formazione di organismi agricoli biodinamici si può prevenire tale scenario.
La decomposizione naturale del corpo degli uccelli
Tuttavia la Natura si cura da sé... infatti dove muore un uccello, vengono liberate forze di auto–guarigione, il corpo dell'animale al suolo libera sostanze e forze benefiche, e “spiritualizza” il suolo proprio dove il corpo si decompone, nel senso che lascia particelle “omeopatiche” finissime tali da “mettere ordine”partendo dal suolo. Anche qui gli uccelli vanno sepolti in profondità nella terra, nel territorio dove sono morti, e non raccolti in sacchi e poi bruciati perché “infetti”... si creerebbero ulteriori ceneri e particelle dannose alla vita e all'anima di gruppo degli uccelli, peggiorando notevolmente la situazione. Solo una conoscenza che tiene conto degli aspetti fisici e di quelli soprasensibili può aiutare a migliorare il futuro umano - agricolo.
Gli uccelli in relazione alla salute fisica dell'uomo
Ma gli uccelli svolgono anche un'altra funzione “invisibile”. Gli uccelli trasformano attraverso la digestione molte sostanze. In un certo senso non solo mangiano ma anche attraverso la respirazione mangiano particelle dannose nell'aria; fanno una pre – digestione nella catena alimentare. Pre-digeriscono sostanze nell'aria che per l'uomo sono indigeribili e velenose, le digeriscono e le rilasciano al suolo come concime.
Gli uccelli svolgono nell'atmosfera e nell'organismo agricolo qualcosa che di per se l'uomo non è capace di fare; ad esempio le mucche che mangiano la cellulosa senza problemi, gli animali dall'allevamento mangiano ciò che per l'uomo è scarto (fieno), ad esempio il lombrico mangia sostanze in marcescenza, ciò che per l'uomo è veleno, e ci elargisce concime. Si potrebbero fare molti esempi.
Gli uccelli possono mangiare nella Natura anche semi che per l'uomo sono velenosissimi senza alcuni problemi. Ma gli uccelli lavorano ad un gradino superiore e mangiano sostanze omeopatiche dall'aria fortemente velenose per l'uomo e gli animali (spiritualizzando la materia) e rendendola digeribile. La mancanza prolungata degli uccelli crea un vuoto biologico- spirituale, successivamente aumentano nell'aria e nel suolo le sostanze tossiche e conseguentemente nelle piante, poi dalle piante al cibo; la presenza di sostanze finissime ma velenosissime nel cibo potrebbe provocare difficoltà digestive, ma soprattutto potrebbe provocare l'aumento del mal di testa, che non riguarderà solo alcuni sfortunati ma potranno essere mal di testa di massa, o intossicazioni di massa diffusa in alcune aree della terra. Giammai allora in futuro si penserà che il fattore scatenate potrà essere la mancanza dei volatili. Gli uccelli contribuiscono indirettamente alla nostra salute fisica. Senza di loro non si può stare.
Gli uccelli in relazione alla qualità della vita spirituale umana
Visti da un punto di vista, che per qualcuno è insolito e bizzarro, gli uccelli sono anche da considerarsi delle “carte assorbenti” dei pensieri e delle emozioni degli uomini; queste creature hanno il compito di trattenere energie e forze sprigionate dall'uomo e di rimetterle in circolo utilizzando l'aria e non la terra. Per capire ciò, è come osservare un cane e il suo padrone: si osserverà spesso che il cane ha “strani” comportamenti riconducibili all'anima- psiche-carattere del padrone.
Gli uccelli lavorano a sfere superiori aggregando a se, nei pressi delle punte delle loro ali particolari forze, liberatesi dalle torbidità degli esseri umani; un po' come un aereo che durante il volo accumula elettricità statica nelle ali e la porta da un posto all'altro. Ogni specie di uccello ha delle funzioni specifiche di assorbimento in base alla frammentazione delle sfumature animiche dell'uomo, ad esempio i piccioni trattengono il “gretto opportunismo”, le tortore “l'indifferenza”, le gazze “l'avidità delle cose materiali” ecc. ogni animale nella natura fa da tampone e da specchio a ciò che l'essere umano emana.
Attenzione però a questa affermazione a non farla cadere nel ridicolo o nella superstizione, ma a verificarla con la propria sensibilità. La mancata presenza sul territorio della biodiversità degli uccelli o la mono specie forzata o prolungata, elimina la possibilità di far riscendere a terra determinate forze animiche, con il conseguente peggioramento degli stati animici umani e di una atmosfera “pesante” sul piano delle Non possiamo fare a meno degli uccelli vicino alle nostre case, nei campi e nelle città, pena l'aridità dell'anima umana.
Vi sono anche altri aspetti importanti in relazione agli uccelli, alla quale l'Antroposofia può dare dei chiarimenti e sviluppi di azioni concrete. Tuttavia qui lo spazio è limitato. E si rimanda il lettore a degli approfondimenti di agricoltura biodinamica.
Queste osservazioni qui esposte vanno verificate e prese come ipotesi e non rese pane per i catastrofisti, i quali portano a ridicolizzare e a creare paure e paralisi.
L'enorme responsabilità dell'uomo ed il senso di gratitudine verso il regno animale deve sostenere le nostre azioni. Si devono attuare dei piani in difesa della biodiversità degli uccelli, piantare siepi ed alberi e molto altro, al più presto ! perché la vita di ogni essere vivente su questa terra è connessa con la vita di tutti gli altri esseri viventi.
Buone riflessioni
 
Paolo Pistis, agricoltore, tecnico agricolo esperto e divulgatore dell'agricoltura biodinamica, Ferrara 08-01-2011

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

mercoledì 12 gennaio 2011

Risparmio assicurato

Adiconsum: assicurazioni, iperself, tariffa bioraria. Come risparmiare 500 euro nel 2011
Tra tariffe in aumento e prezzi sempre più salati il portafoglio delle famiglie italiane nel 2011 rischia di alleggerirsi significativamente. Ma con delle strategie di consumo oculate il risparmio è possibile e, secondo Paolo Landi, segretario generale Adiconsum, può arrivare a pesare fino a 500 euro nel corso dell’anno. Perciò Adiconsum offre ai consumatori una lista di consigli per sfruttare al meglio le possibilità di risparmio. Si parte dalle assicurazioni, una voce tra le più odiate nei bilanci familiari degli italiani.

Le differenze di costo fra una compagnia e l’altra possono essere rilevanti, anche di 50-100 euro. È consigliabile, perciò, prima di rinnovare la propria assicurazione chiedere un preventivo anche alle altre compagnie.
Per un confronto lo strumento del Preventivatore Unico Rc auto dell’Isvap (www.isvap.it) può essere d’aiuto.

Per quanto riguarda i carburanti, una scelta intelligente è fare il pieno durante l’orario di chiusura del distributore. Infatti i cosiddetti iperself arrivano a sconti anche di 7-8 centesimi. Considerato che, nell’arco dell’anno, si utilizzano circa 1000 litri a veicolo, il risparmio per una famiglia con due veicoli può arrivare a 100 euro l’anno.
E ancora, occhio ai saldi, occasione e rischio per il consumatore. La spesa per l’abbigliamento incide per circa l’8% sul bilancio della famiglia, perciò fare gli acquisti, nel corso dei saldi può portare a un risparmio significativo. Occorre però anche guardarsi dai rischi dei finti sconti e dell’acquisto compulsivo e non ragionato.

Passando alle tariffe, poi, utilizzando quella bioraria è possibile risparmiare sulla bolletta elettrica. Occorre spostare l’utilizzo di alcuni elettrodomestici (ad esempio boiler, lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, ecc.) nelle ore serali e nelle giornate del sabato e della domenica. Per risparmiare invece sul riscaldamento è indispensabile fare attenzione alla temperatura e agli orari di accensione/spegnimento. Per risparmiare sulla tariffa dell’acqua privilegiare la doccia rispetto al bagno e dotare i rubinetti dei cosiddetti flussometri.
Anche il momento della vacanza può essere gestito al meglio, guardandosi dal rischio di “dissanguamento” tra voli, cene e soggiorni. La prenotazione anticipata del viaggio consente significativi sconti sia sui treni che sugli aerei.

Occorre, tuttavia, essere certi delle date di partenza e di ritorno, poiché in caso contrario si perde il biglietto. Il costo dei voli low cost può abbattere in modo rilevante la spesa. Anche in questo caso non bisogna modificare le prenotazioni e non eccedere nel peso previsto per i bagagli.
E infine c’è da considerare la spesa per le banche. E’ possibile rinegoziare del proprio conto corrente e dall’apertura di un conto online. Mentre per l’alimentazione è opportuno sfruttare al meglio le promozioni dei vari supermercati. Nel caso dell’ortofrutta il ricorso ai mercati rionali o ai mercati generali può consentire risparmi di spesa.
Fonte: www.figliefamiglia.it

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

sabato 8 gennaio 2011

Domotica

La domotica
La casa, luogo in cui si svolgono la maggior parte delle nostre interazioni sociali, deve evolvere con la stessa velocità con cui miglioriamo la nostra qualità della vita attraverso tecnologie più avanzate e correzioni delle abitudini verso atteggiamenti più ecocompatibili. Gli sviluppi tecnologici che si sono avuti in questi ultimi anni hanno fatto sì che soprattutto un settore in particolare venisse preso più in considerazione di altri per il miglioramento della qualità della vista domestica: la domotica.

La domotica, già attiva da diversi decenni, si occuppa della gestione interattiva di diverse attività che quodianamente dovremmo, altrimenti, svolgere manualmente. Il termine domotica, infatti indica l’automazione della casa, attraverso il controllo della maggior parte degli elementi che compongono l’ambiente domestico.
 La domotica, è una scienza interdisciplinare, che coinvolge per il suoi fini ultimi, settori quali l’informatica (soprattutto con lo sviluppo di internet), l’ingegneria edile, elettronica, l’architettura (l’estetica e la funzionalità)e in vari modi e misure molti altri settori.
La domotica essenzialmente nasce per svolgere alcune funzioni che diversamente verrebbero svolte manualmente. Questo permette di facilitare la vita domestica, aumentandone la qualità e risparmiando enormemente a livello energetico. Permette altresì di avere maggiore controllo della propria abitazione sia internamente che all’esterno, progettando fin dall’inizio sistemi di sicurezza personalizzati.

Per casa automatizzata e intelligente non si deve intendere per forza una casa stracolma di apparecchi elletrici e dispositivi tecnologici.Anzi grazie alla domotica, tutto quello che già era presente in una casa normale, viene integrato in pochi dispositivi che permettono il controllo generale su tutti gli ambienti, sintetizzando i mille pulsanti in interfacce facilmente gestibili.
Ma andiamo a vedere in concreto quali sono i vantaggi di avere una casa intelligente.


Prima di tutto una casa che si stata realizzata con lo scopo di migliorarne gli aspetti energetici sotto ogni punto di vista acquista a livello immobiliare maggiore valore economico. Questo è sancito da una direttiva europea UNI EN 15232 (incidenza dell’automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici) recepita in Italia dall’obbligo scattato dal 1° Luglio 2009 da aprte dei venditori di consegnare all’atto della vendita l’attestato di certificazione energetica dell’immobile (ACE).
Attraverso un sistema di casa domotica si può prevenire ed evitare di incorrere nei sovraccari elettrici dall’uso combinato di più elettrodomestici, oppure si può avere sotto controllo le condizioni ambientali esterne e interne.

Altro vantaggio è sicuramente quello di poter gestire tutti i sisitemi che compongono la propria casa: dal sistema di riscaldamento e condizionamento termico a quello di illuminazione e sicurezza fino alla totale gestione del sistema di utilizzo di tutti gli elettrodomestici.
Si può tenere sotto controllo l‘impianto di ventilazione, il sitema anti-intrusione e anti-incendio anche se non si è in casa. Proprio questo è uno dei maggiori pregi della domotica. Grazie allo sviluppo di tecnologie fruibili ovunque, la presenza fisica non è più una caratteristica indispensabile, perchè sistemi di collegamento portatili (cellulari e computer) possono rispondere perfettamente alle proprie necessità.

Unico accorgimento assolutamente da non trascurare è quello di prevedere fin dall’inizio la possibilità di aggiornamente tecnologici da fare successivamente. Questo perchè a livello tecnologico molti strumenti diventano velocemente obsoleti ma se dotati di modalità di aggiornamento possono svolgere corretamente le loro funzioni per molti molti anni, andando così ad abbattere i costi che all’inizio possono sembrare eccessivi.
Fonte: per-la-casa.it

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

mercoledì 5 gennaio 2011

JFK e il Pil

Andare oltre il Pil, l'Istat misurerà il benessere degli italiani
Il Prodotto Interno Lordo non è sufficiente per descrivere il benessere di un Paese, né la sua economia reale. In un comunicato di fine anno Cnel e Istat hanno annunciato una novità per il 2011: esperti e non esperti coopereranno per la definizione di un nuovo set di indicatori capaci di misurare il benessere "equo e sostenibile" dell'Italia.

Per misurare la ricchezza di un Paese il Pil non basta. A dirlo non è più soltanto il Movimento della Decrescita Felice, ma l'Istituto italiano di Statistica che in un comunicato di fine anno firmato a quattro mani con il Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro (Cnel) ci informa di una importante novità. A partire dal 2011 Istat e Cnel vogliono affiancare al Prodotto Interno Lordo una serie di altri indicatori in grado di misurare il Bes, "benessere equo e sostenibile".
Entro la fine dell'anno saranno individuati questi indicatori utili a misurare il benessere del Paese, che sarà considerato per la prima volta come un valore incentrato sulle persone e capace di tener conto anche delle diseguaglianze, non esclusivamente di reddito, e della sostenibilità, non soltanto ambientale ma anche economica e sociale, spiega l'Istat.
Non saranno più solo la produzione e la crescita economica, insomma, a indicare lo stato di salute dell'Italia. I nuovi indicatori dovranno infatti tener conto dello stato psicofisico delle persone, della conoscenza e della capacità di comprendere il mondo che queste hanno, del lavoro, del benessere materiale, dell’ambiente, dei rapporti interpersonali, della partecipazione alla vita della società. E poi ancora si dovrà tener conto dell’insicurezza e della distribuzione di tutte le dimensioni del benessere, non solo quelle monetarie.
Un approccio già auspicato a livello internazionale da Ocse e Commissione Stiglitz (la commissione istituita dal Presidente francese Sarkozy, e guidata dai premi Nobel Joseph Stiglitz e Amartya Sen e dal noto economista Jean-Paul Fitoussi.
Questo lavoro in Italia sarà condotto da un 'Gruppo di Indirizzo' istituito appositamente proprio da Cnel e Istat e che procederà per fasi nei prossimi 18 mesi. In particolare, nella prima parte del 2011 sarà condotto un confronto per una ridefinizione congiunta del concetto di benessere e delle sue dimensioni. Un confronto che coinvolgerà addetti ai lavori (statisti, economisti, ecc.) e non (politici, parti sociali, società civile). Negli ultimi mesi del 2011, invece, sarà l'Istat a proporre - in base all'analisi precedente - un set di indicatori per una misurazione più esaustiva del benessere, che verrà sottoposto poi anche al parere di varie Commissioni tecniche e all'Assemblea del Cnel.
L'obiettivo ultimo, spiega l'Istat, è quello di diffondere entro la metà del 2012, un rapporto Cnel-Istat che informi i cittadini sugli esiti.
"L'iniziativa - spiega l'Istat nella nota - pone l’Italia nel gruppo dei paesi (Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Irlanda, Messico, Svizzera, Olanda) che hanno recentemente deciso di misurare il benessere della società attraverso un insieme selezionato di indicatori statistici di qualità, alla cui selezione partecipano rappresentanti delle parti sociali e della società civile".
L'unico neo di tutta l'operazione, emerge ancora una volta dal linguaggio utilizzato per spiegare la transizione auspicata. Troppe volte nel documento che annuncia e spiega il progetto la parola 'benessere' e la parola 'progresso' diventano sinonimi (il nome completo dello stesso Gruppo che condurrà i lavori è proprio 'Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso della società italiana'). Ma il progresso che conosciamo non è stato che la meta ultima e il percorso unidirezionale della civiltà del consumo e della cultura della crescita illimitata. C'è da chiedersi allora: come può questa parola oggi orientare la ricerca di un benessere che voglia misurare una ricchezza oltre la produzione, senza diventare l'ennesimo veicolo di un pensiero economico unico?
C.B.
Fonte: www.ilcambiamento.it

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook

lunedì 3 gennaio 2011

Alimentazione "sana"...

Perché gli hamburger di McDonald’s non si decompongono mai
La vera storia dietro la storia
Di Mike Adams - NaturalNews.com
tratto da www.comedonchsciotte.org
È sempre interessante notare come i media principali “scoprono” notizie che credono essere nuove anche se la comunità salutista ne ha parlato per anni. Per esempio, recentemente il New York Times ha pubblicato un articolo intitolato Quando le medicine causano problemi che dovrebbero prevenire.
Abbiamo parlato per anni di questo argomento, di come la chemioterapia causi il cancro, i medicinali per l’osteoporosi provochino fratture alle ossa e di come gli antidepressivi portino a comportamenti suicidi.
L’ultima “novità” scoperta dai media principali è che gli hamburger e le patatine del Happy Meal della McDonald’s non vanno a male, anche se li si lascia per sei mesi. Questa storia è stata ripresa dalla CNN, dal Washington Post e altri media commerciali che sembrano essere rimasti folgorati dal fatto che il cibo spazzatura delle catene dei fast food non marcisce.
La cosa divertente è che l’industria salutista si era già interessata a questo argomento anni fa.
Ricordate il video Bionic Burger di Len Foley? Era apparso nel 2007 ed è stato visto 2 milioni di volte su Youtube. Nel video c'è un ragazzo che ha comprato i suoi hamburger da McDonald’s nel 1989 e dopo due decenni non si sono ancora decomposti!
Ora lui conserva un museo di hamburger non avariati nel suo scantinato.
I media principali hanno ripreso questa storia? No, nemmeno una parola. La storia era stata completamente ignorata. Soltanto nel 2010, quando un artista ha postato una racconto su un hamburger McDonald’s che da 6 mesi non andava a male, i media l’hanno raccontato.
Date un’occhiata al video indicato sopra e vedrete un intero museo di Big Macs e hamburgers riuniti lungo gli anni, e nessuno di essi si è decomposto.
Ed è di particolare interesse soprattutto perché il recente “Happy Meal Project” che verifica lo stato di un hamburger per sei mesi, ha attirato molte critiche da chi sostiene che l’hamburger va a male se gli si dà il tempo sufficiente. Questi critici ignorano evidentemente l’esistenza del museo dei burger mummificati fin dal 1989. Questa roba sembra non decomporsi mai!
Perché gli hamburger della McDonald’s non si decompongono?
E allora perché gli hamburger e le patatine dei fast food non marciscono? La risposta più facile potrebbe essere che sono fatti con tanti agenti chimici che nemmeno la muffa li attaccherebbe.
In parte è vero, ma non è tutto.
La verità è che molti cibi trattati non si decompongono né vengono attaccati dalle muffe, insetti o topi. Provate a lasciare della margarina fuori nel cortile e vedrete che niente la attaccherà. Anche la margarina sembra essere immortale!
Le patatine durano decenni. Le pizze congelate resistono notevolmente alla decomposizione.
Avete presenti le salsicce e le carni trattate vendute a Natale e durante le feste? Potete tenerle per anni e mai andranno a male.
La ragione essenziale per cui le carni non si decompongono è il loro elevato contenuto di sodio.
Il sale è un grande conservante, come ben sapevano gli esseri umani che lo hanno usato per millenni. Le polpette di carne della McDonalds sono così piene di sodio che sono da considerare carne trattata, senza parlare degli agenti chimici che potrebbero contenere.
Sulla carne non ho dubbi circa la loro mancata decomposizione. La domanda che mi faccio invece è perché capita lo stesso con i panini? Questa è la parte che mi spaventa, dal momento che il pane naturale comincia a creare muffa dopo qualche giorno. Cosa può mai esserci nei panini della McDonalds che li preserva dalla vita microscopica per oltre due decenni?
In realtà, se non siete dei chimici non riuscirete nemmeno a leggere la lista degli ingredienti a voce. Ecco cosa contengono i panini, così come indicato nella pagina internet (non in quello italiano, ndt) della McDonald’s:
Farina arricchita (farina di grano sbiancata, farina di frumento maltata, niacina, ferro ridotto, tiamina mononitrato, riboflavina, acido folico, enzimi), acqua, sciroppo di alto fruttosio (HFCS), zucchero, lievito, olio di soia e/o olio di soia parzialmente idrogenato, contiene il 2% o meno di: sale, solfato di calcio, carbonato di calcio, glutine di grano, solfato di ammonio, cloruro di ammonio, agenti ammorbidenti per la pasta (lattato steaorile di sodio, estere diacetiltartarico di mono- e digliceridi degli acidi grassi, acido ascorbico, azodicarbonamide, mono- e digliceridi, monocalcio fosfato, enzimi, gomma di guar, perossido di calcio, farina di soia), propionato di calcio e propionato di sodio (conservanti), lecitina di soia.
Non c'è male, vero? Soprattutto l’HFCS (qualcuno vuole il diabete?), l’olio di soia parzialmente idrogenato (causa malattie cardiache) e la lunga lista di chimici come il solfato di ammonio e il propionato di sodio. Yumm, mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci.
Ma la drammatica verità è che secondo me niente mai mangerà il panino della McDonald (tranne gli esseri umani) perché non è cibo!
Nessun animale normale può avere la percezione del panino McDonald’s come cibo e a quanto risulta nemmeno i batteri o le muffe. Secondo il loro buon senso, quella è roba non commestibile. Ecco perché questi burger bionici non andranno mai a male.
E ora arrivo alla mia conclusione su questa risibile vicenda: esiste una sola specie sul pianeta terra che è così stupida da pensare che l’hamburger della McDonald è cibo. Questa specie soffre di altissimi tassi di diabete, cancro, malattie cardiache, demenza e obesità. Si tratta di una specie che sostiene di essere la più intelligente del pianeta eppure si comporta in modo così stupido che alimenta i propri bambini con agenti chimici velenosi e con non-cibo talmente atroce che nemmeno la muffa se lo mangia.
Mike Adams
Fonte: www.naturalnews.com
Link: http://www.naturalnews.com/030074_Happy_Meal_decompose.html
Traduzione per www.comedonchsciotte.org a cura di RENATO MONTINI

RICORDA DI VISITARE WWW.BIRDISTHEWORD.IT

Ebook